| | | MY. FEELINGS.
Premessa.
Kalahari è fra i miei autori preferiti su EFP, e seguo due delle sue storie, di cui una è, appunto, Blu di Prussia. Ma questa fic va ben oltre qualsiasi pensiero che voi possiate inizialmente elaborare. E' nella categoria "Kuroko no Basket". So cosa state già pensando, ma... Non è una delle tante AoKise che parlano di una triste e violenta separazione di due adolescenti guidata dalla presunzione e l'orgoglio di essere convinti di non avere avversario pari, nè amico degno di sè stessi. Non ha il solito titolo che ci rimanda alla perdita di qualcuno, nè una PWP dove l'unico obbiettivo è leggere le prodi azioni dei nostri eroi intenti in masturbazioni telefoniche.
No, Blu di Prussia si distingue anche solo nel titolo, anche solo nelle prime due parole della descrizione. AU storica.
La descrizione contiene una breve citazione dal primo capitolo; parole semplici, rispetto a tutto il resto della storia, che ti intrappola in un flusso di coscienza del protagonista, intricato quanto una ragnatela, eppure apparentemente così semplice da sciogliere; tutti i pezzi del puzzle della storia vanno a posizionarsi al loro posto, man mano che i neurotrasmettitori di Kise reagiscono ai ricordi, disponendoli ai nostri occhi con una malinconia disperata; eppure li presenta come cicatrici, e non più ferite aperte. Ma se veramente fosse così, potrebbe la sua vita rimanere tanto segnata dalle mani di quell'uomo?
Una fiction ambientata a cavallo degli anni '30 in Germania, che ci porta fino in America, nel 1957, dove Kise vive e ricorda. E dopo quattro capitoli di ricordi, memorie, storia, dolore, sofferenza -e, almeno per me, emotiva lettrice, distruzione psicologica- si arriva alla vera storia, quella raccontata in terza persona, che parla di chi manca ancora nel puzzle, incentrata su chi manca nei ricordi di Kise. Incentrata su coloro che ci aiuteranno a rendere il quadro ancora più perfetto, preciso, dettagliato.
E' una fanfiction che parla di storia, che parla d'amore, di cos'è coraggio, vigliaccheria, tradimento e convinzione. Di ciò che il nostro occhio vede come fortunato o meno, di come gli occhi di un bambino innocente reagiscono nel vedere il riflesso della crudeltà in persone vicine, in una vita segnata da una maledizione d'amore, che lega due persone in modo doloroso ed inequivocabile ed infine il dolore di provare odio per sè stessi e per la persona che si ama.
Tutto questo con parole melliflue, perfette, sempre adeguate alla situazione, che calzano sempre a pennello; tutto va naturalmente al posto giusto, come se fosse una storia vera. Tanto perfetta da sembrar contenere quei difetti così veritieri e realistici della vita di una persona, e, soprattutto, della mente della persona. Un'amore enorme, ma non idealistico, c...Read the whole post...
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