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Premettiamo una cosa: sono probabilmente una delle poche persone che, colpite dal successo della serie televisiva, hanno iniziato a leggere i libri.
Devo dire che questa discussione mi ha creato non pochi problemi: non sapevo esattamente da dove iniziare a parlare. Ciò non è dovuto semplicemente al fatto che è da parecchio che non scrivo uno di questi 'articoli', ma anche perché ho talmente tante cose da dire su questa saga che credo che, probabilmente, non ne dirò nemmeno la metà, non tanto per pigrizia quanto per il fatto che mi sarò completamente dimenticata delle idee che non ero riuscita ad organizzare.
Beh, direi di iniziare dalla trama. Per non fare un torto a nessuno che non abbia mai visto o letto la saga, riporto le esatte parole che sono scritte dietro il primo libro -sono al terzo. Premetto: ho l'edizione più piccola che ci sia, non quella con libri che sembrano case ma decisamente più figa, perché, oltre a fare un grande effetto, è anche molto più costosa.
CITAZIONE In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato.
Ho deciso di chiudere qui la citazione perché dopo, per qualche motivo, colui o colei che ha scritto la presentazione al romanzo ha scritto che il trono di Robert sarà minacciato da fatti per nulla correlati.
Preferisco chiudere io l'introduzione.
"Il Primo Cavaliere del Re è, purtroppo, deceduto e toccherà a Eddard Stark, vecchio amico appunto del re assumere quel ruolo."
Oks, suona molto come l'introduzione di un cartone animato, ma è più realistica di quella scritta sul libro. Ah, dimenticavo, aggiungo un pezzo.
"E, mentre i potenti si preoccupano dei loro problemi politici, l'estremo Nord del regno vacillerà. La Barriera, costruita per proteggere le terre da animali primordiali e, soprattutto, Estranei, subirà gli attacchi di strani esseri dagli occhi innaturalmente azzurri e gelidi. Ma, se è vero che gli Estranei, come si diceva, sono ormai scomparsi da secoli, chi, o meglio, cosa sono queste creature?"
Direi di poter concludere qui, nel parlare della trama. Ora vorrei dare il mio parere personale.
George R. Martin si esprime splendidamente. Vorrei iniziare proprio da qui.
Il libro è terribilmente scorrevole, oltre ad essere provvisto di descrizioni talmente realistiche che, mentre si legge sembra di avere il paesaggio di ogni singola situazione davanti agli occhi. Lo scrittore sa parlare sia di scene di guerra che di scene d'intimità, è alle volte crudo, ma non scade mai nella volgarità.
Vorrei ora passare ai suoi personaggi.
Ci sarebbe troppo da dire se prendessi i personaggi principali e li descrivessi. Anche perché, dopo un po', quasi si perde di vista chi, in questo groviglio di vite, sia veramente importante.
Ad ogni modo ogni personaggio è tremendamente ben studiato: nessuna azione contraddice ciò che il personaggio è, ed ognuno di loro è ciò che è a causa della propria storia. Proprio come un vero e proprio essere umano. Certo, mi direte che una cosa del genere è ovvia, ma non è realmente così. Pochi scrittori sono talmente bravi da far apparire i propri personaggi talmente realistici. Ebbene, Martin ci è riuscito.
Inoltre nessuno di loro resta fermo nel suo modo di essere: crescono, si evolvono, cambiano idea. Non sono personaggi statici; in fondo, le situazioni drammatiche che spesso presenta il libro sottintendono il fatto che una persona debba cambiare, no?
I libri sono un susseguirsi di conseguenze, un intreccio di vite, di bugie, di storie d'amore e di guerra. Un poema epico dei giorni nostri, come riporta anche la descrizione del libro alla fine.
Comunque, non aspettatevi la stessa gentilezza che avete ritrovato in altre saghe, come quella di Harry Potter.
Martin è molto più crudo, e rappresenta le cose come dovrebbero essere nel mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, crude, cattive.
Insomma, l'opera, in generale, mi è sembrata molto apprezzabile fin'ora. Davvero molto apprezzabile.
Consiglierei a chiunque di cominciare questa saga, e, chi non ha voglia di leggere, che almeno si guardi la serie televisiva che, a quanto ho sentito, è molto buona.
Prima di lasciarvi, comunque, vi riporto alcune parole dello scrittore che ci sono alla fine del libro -almeno nella mia edizione- e che credo descrivano alla perfezione la saga:
CITAZIONE Il diavolo, dicono, si annida nei dettagli. U libro di questa magnitudine contiene moltissimi diavoli, ognuno dei quali è pronto a mordere se non si presta attenzione. Per mia fortuna conosco moltissimi angeli.
State attenti ai dettagli, quando leggete, o potreste rimanerci male dopo.
Passo e chiudo!
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